Il sonno è un fattore estremamente importante per la salute perché dormire meglio fa ammalare di meno e le difese immunitarie si rinforzano; viceversa, dormire poco o male fa vivere giornate in cui si è più infelici e di pessimo umore, influenzandole anche psicologicamente, oltre che fisicamente. Del numero di ore di sonno e della longevità si è occupato uno studio dell’University of Warwick (Inghilterra), dal quale è emerso che le persone che dormono meno di sei ore per notte hanno il 12% di probabilità di morire prima dei 65 anni rispetto a coloro che ne dormono dalle sei alle otto. Quando si dorme male, infatti, l’organismo non ha modo di rigenerarsi, mentre un sonno ristoratore permette al corpo di recuperare tutte le energie che si sono spese durante una giornata; la sua assenza viceversa comporta una stanchezza cronica che si accumula creando nel lungo andare problematiche fisiche e psichiche. È motivo di attenzione il fatto che si passi mediamente un terzo della vita dormendo e che da esso dipendano sia la performance vitale che l’aspettativa di vita. Altresì è ormai conclamato e sotto gli occhi di tutti e della comunità scientifica, che gli altri due terzi siano influenzati da come si è dormito.
La notte sembra essere un problema solo quando non corrisponde a un sonno riposante, o comporta dei problemi che riguardano la sua assenza, con ripercussioni sulla giornata. In realtà sempre più si sta comprendendo che, in tutti i campi della vita, una notte ristoratrice permette di vivere più sani, ottenendo un’esistenza più piena e una più lunga aspettativa di vita: nella medicina, nello sport, nelle aziende e nelle performance.
Parliamo di salute e felicità, allo stesso modo parliamo di sonno e sicurezza in quanto è noto che incidenti industriali come Three Mile Island, Bhopal, Chernobyl, la Exxon Valdez sono tutti avvenuti nel mezzo della notte o la mattina presto, quando gli operatori con elevate responsabilità erano affaticati per carenza di sonno e riposo adeguato. Quando poi parliamo di colpi di sonno, anche la maggior parte degli incidenti nel settore dei trasporti è causata da errori umani: una causa sempre più rilevante di questi ultimi è la fatica, spesso causata da carenza o disturbi del sonno (si pensi al recente incidente dell’autobus in Spagna con le studentesse in Erasmus).
In generale, i principali fattori che hanno impatto sulla fatica sono quattro:
Problemi legati al sonno:
• Sonno di durata insufficiente
• Sonno di cattiva qualità
Problemi legati al lavoro:
• Il lavoro impegna molte ore, occupa spazi di vita personale
• Il lavoro lascia pochi spazi di recupero
Problemi legati alla salute:
• Disturbi e patologie del sonno
• Problemi generali di salute e stili di vita non corretti
Problemi legati ai ritmi circadiani:
• Si dorme in un momento della giornata dedicata alla veglia
• Si è svegli in un momento della giornata dedicata al sonno e al riposo
(Fonte SONNOMEDICA)
È necessario promuovere i contatti interdisciplinari tra le varie branche della medicina che partecipano allo studio ed al trattamento delle problematiche del sonno, con l’ausilio dello sleep coaching e sleep training, con la divulgazione di una conoscenza del sistema letto, integrato nell’ambiente che lo contiene per un sonno di qualità e di giusta quantità nella performance vitale e lavorativa, oltre al miglioramento dell’aspettativa di vita di ogni individuo.