Si deve imparare a gestire le 24 ore, non soltanto il giorno, ma anche la notte visto che occupa il 33% della nostra esistenza, ma che inevitabilmente ne influenza di altri due terzi in modo più che determinante; circolo virtuoso giorno/notte o circolo vizioso, perché il susseguirsi quotidiano di notte/veglia non sono momenti scollegati tra di loro, ma indissolubilmente legati. Se ad ostacolare il raggiungimento dei propri desideri e sogni sono due ordini di problemi, quelli fisici e quelli psichici, il sonno risulta essere la panacea di tanti di essi, forse di tutti attraverso dei meccanismi metabolici per lo più autonomi e spontanei se adeguatamente accompagnati.
Il corpo trova nella posizione distesa il maggior sollievo e confort per quanto riguarda la schiena, lo scheletro, i muscoli, l’epidermide: è nel letto che si recuperano le energie e si passa un terzo della vita. Lo “strumento” per raggiungere un buon sonno, un ottimo recupero delle energie giornaliere e la naturale posizione della colonna vertebrale con la reidratazione dei dischi è il sistema letto, composto da rete, materasso e cuscino. Questi tre elementi sono fattori essenziali perché l’utilizzo di un sistema letto corretto incide in modo determinante sulla possibilità di far riposare bene il corpo e la mente durante la notte, in modo da svegliarsi carichi al 100% dell’energia necessaria per affrontare le giornate.
Corpo e mente trovano nella posizione distesa il momento recupero, motivo per il quale il sistema letto deve essere ergonomico, cioè in grado di tenere conto di tutte le forme delle persone in modo individuale a prescindere dall’età, postura diurna e notturna, conformazione fisica o abitudine di sonno. Neonato, bambino, adolescente, adulto uomo o donna, anziano, soggetti alti o bassi, magri o grassi, allettati o con limitazioni di movimento: lo strumento necessario, ma non sufficiente, per raggiungere un buon riposo e un buon sonno è dunque il sistema letto adeguato a prescindere dalla posizione tenuta, sia essa supina (dove si è rivolti verso l’alto, pancia in su), prona o ventrale (dove si è rivolti verso il basso, pancia in giù), laterale (dove si è stesi su un fianco).
In generale l’intero sistema letto composto da cuscino, materasso e rete/base letto devono essere in grado di ridurre al minimo le pressioni da decubito derivanti dalla combinazione tra peso corporeo, gravità e materiali del giaciglio su cui il corpo posa per un terzo della vita. Il decubito è la pressione che compare nei punti soggetti a maggior compressione in particolare per chi è costretto per lungo tempo a letto, o comunque in posizioni che determinino una continua pressione sui punti in cui si hanno prominenze ossee o in aree delicate come la testa, il viso, la cervicale.